Foto di Barbara Rigon
Giovanna Zoboli per me é magnetica.
Non so perché, ma ha un fascino irresistibile. Mi piace sentirla parlare e mi sembra che, come un oracolo, ogni volta che esprime un’opinione su qualcosa, dentro ci sia una verità imprescindibile, una rivelazione, mi verrebbe quasi da prendere carta e penna e prendere nota subito.
Innanzitutto, ovviamente, si sente che ne sa di libri, di illustrazione, ma in generale, si sente che ha delle opinioni chiare, dei punti di vista forti. Poi si sente la passione per quella che chiamerei la materia sottile, cioè tutto quello che ha a che fare con il pensiero, l’apprezzamento di quello che c’è di più praticamente inutile e quindi fondamentale alla nostra vita: i libri, l’arte, la poesia, le emozioni, e via dicendo. Ed è chiaro che la materia sottile è quella che io preferisco.
Tutto questo, condito da un senso dell’umorismo discreto e sofisticato, direi anche una buona dose di autoironia, rende il parlare con Giovanna Zoboli un’esperienza molto interessante.
Anche Giovanna è stata generosa, come gli altri che hanno prestato la voce a “il mondo invisibile”. Si è raccontata nei suoi primi anni, descrivendo l’ambiente in cui è cresciuta, il rapporto con la sorella, la scuola, le sue passioni.
E soprattutto ha detto con grande chiarezza quali sono i temi che più la interessano come scrittrice e specialmente come editrice. Più che di temi, direi che si tratta di un grande “perché”: Giovanna mi dice che le interessa il mistero nascosto nelle cose, il mistero di questo qualcosa che ci circonda e che ci permea tutti, persone, piante, animali, questo qualcosa che non si sa, non si sa da dove viene, a che serve, cos’é. E Silvia Vecchini, una bravissima poetessa e scrittrice, ha identificato nel mistero nascosto nelle cose uno dei fili rossi nel catalogo dei Topipittori, la casa editrice fondata da Giovanna e da suo marito, Paolo Canton (che spero di avere ospite del podcast prima o poi).
Gli altri fili rossi sono: nascere; conoscersi; aprire le fonti; amare la bellezza. Consiglio caldamente di leggere il libro di Silvia Vecchini, che si chiama “Una frescura al centro del petto”, e che cerca di indagare la dimensione spirituale nei bambini. Straordinario.
Ci sono dei brani della conversazione con Giovanna che ho dovuto tagliare per far rientrare il podcast nel tempo massimo di 25 minuti, oltre il quale ho notato dalle statistiche che l’attenzione del pubblico ha un crollo drammatico. Prima o poi dovrò recuperare questi pezzi di conversazione rimasti e farci qualcosa, è un vero peccato lasciarli lí, muti, dovrebbero davvero arrivare a qualcuno.
Ma, parlando di mistero, questa cosa mi ha fatto pensare. Il mistero nascosto nelle cose, nascosto anche nel nostro pensiero, che, dice Giovanna, è la cosa più misteriosa di tutte.
Perché in effetti, se vogliamo, è tutto misterioso, è tutto un grande punto di domanda. A partire da noi stessi fino all’infinitamente grande e all’infinitamente piccolo. E, ti dirò, mi piace che lo sia. Una volta facevo una riflessione sul medioevo, che è una mia grande passione. Nel medioevo la parte di mondo che era sconosciuta era molto più estesa di quella attuale, ed intendo che non sapevamo della natura e di quello che ci circonda tutto quello che sappiamo ora, e questo creava un buco enorme da riempire con la meraviglia e l’immaginazione.
Oggi il nostro atteggiamento mentale è sempre innanzitutto razionale, e questo è castrante per la nostra immaginazione. Tuttavia, lo dice anche Giovanna, gli stessi scienziati si rendono conto che quello che non sappiamo della nostra esistenza, o della materia, o dell’universo, o di come funziona il nostro cervello, è ancora tantissimo, e quindi, forse, questa arroganza razionalista che ci contraddistingue, non ha poi tanto motivo di essere.
Meglio godersi il mistero che si nasconde nelle cose, e liberare la nostra immaginazione. Molto meglio.
Ti lascio qui i link relativi agli argomenti di cui abbiamo parlato con Giovanna.
Grazie per continuare a seguirmi.
A presto!
Il link al sito della casa editrice Topipittori
Il link al blog dei Topipittori, molto interessante
La storia del Trotter - Casa del Sole
Una frescura al centro del petto, articolo di Gabriele Ottaviani
I bambini pensano grande di Franco Lorenzoni