Cose. Ahó tranquillo è tutto normale! Depressione nero su bianco.
Cose viste e vissute dal mondo. A cura di Chiara Rebeggiani
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Ci sono delle cose di cui non riusciamo a parlare. Tra le tante, una cosa che non riesco a spiegarmi è perché ci ritroviamo ad essere incapaci nel dire a quanto ammonta il nostro stipendio: del tipo che parlando del più e del meno e alla fine vuoi o non vuoi, gli argomenti di conversazione in cima alle classifiche, forse superficialmente parlando, sono sempre gli stessi, amore, viaggi e lavoro, su quest’ultimo poi alla domanda quanto guadagni spesso e volentieri si apre un baratro. Il risultato è sempre silenzio, gelo generale, occhi che vagano e gocciolina sulla fronte. Ma di cosa ci vergogniamo? Di guadagnare troppo o troppo poco? Bah, penso ci si potrebbe scrivere un libro sulle fobie e sulle stranezze.
Tra le tante altre cose di cui non riusciamo a parlare alcune riguardano la nostra fragilità. Che tu sia super uomo o super donna, sappi che potresti rientrare nella categoria fragili da cui tutti cerchiamo di fuggire senza accorgerci che già da tempo dietro di noi c’è il cagnolino di Alice nel paese delle Meraviglie che, con i baffi e la coda spazza via i cocci. È tutto veramente una fatica. Nel frattempo, ho bruciato il pollo.
È una fatica stare sempre a difenderci, una fatica essere quello che non siamo. Una fatica proiettarci in quello che vorremmo essere perdendoci il bello del presente. Oggi è la giornata delle massime: pensare al futuro genera solo frustrazione.
Frustrazione che si tramuta in depressione? Boh, forse sì o forse no.
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