Più ci penso e più mi blocco
Mai avuto il blocco creativo? Quella paralisi delle idee che intontisce, e ci chiediamo "e ora cosa dico?", "cosa scrivo?" Eppure avremmo già due strumenti creativi: insight e urgenza. Ma l'urgenza...
Se vuoi puoi leggere la newsletter o ascoltare mentre la leggo:
Quando i pensieri si annodano, c'è chi fa cerchietti e spirali sul foglio con la penna o la matita. Oppure chi arriccia una ciocca di capelli guardando per aria con l'occhio vitreo.
Ecco che il pensiero si avvita, e il ragionamento è intrappolato nella celebre ruota del criceto. È come se sentissimo di perdere il contatto con le nostre idee e con noi stessi, in quanto i pensieri si fanno contorti e complicati e corriamo il rischio di una perdita in autenticità.
Ma che cosa significa essere autentici?
Per definizione chi è autentico si comporta con rispetto verso se stesso. Agisce cioè secondo propria volontà. Questo corrisponde alla spontaneità, ne ho parlato in uno dei video recenti [link in fondo]: fare le cose con spontaneità significa agire secondo la propria volontà (sponte significa “secondo libera volontà”).
A me capita di correre nella ruota del criceto quando non sto capendo che cosa voglio davvero per me. E, come paradosso, succede che più ci penso e meno ne vengo fuori.
Il punto è che finisco per ragionarci troppo guardando solo alcuni dei fattori possibili, sempre quelli. È questo allora che mi impedisce di vedere oltre [vedi newsletter #3, link in fondo].
Poi mi ricordo che la via per la soluzione potrebbe essere più semplice di quanto io pensi. Perché tutti noi possediamo già due strumenti che ci permettono di uscire dal loop del ragionamento ossessivo e aprirci alle soluzioni: l'insight e l'urgenza. Vediamo di che cosa si tratta.
L'insight è una sorta di illuminazione.
Ne parlò per primo lo psicologo Köhler osservando lo scimpanzé in cattività. Poiché non riusciva a raggiungere il cibo posizionato oltre le sbarre [a volte i ricercatori sono quantomeno burloni], lo scimpanzé si guardò intorno, notò un bastone, lo afferrò e tentò di usarlo come prolunga del proprio braccio. In questo modo raggiunse la banana e riuscì a trascinarla a sé e se la mangiò.
Il punto è che lo scimpanzé si comportava così per la prima volta in una situazione per lui nuova: gli è bastato vedere e poi tentare per ottenere un risultato. Semplice!
In sostanza possiamo fare anche noi come gli altri animali, quelli non umani. Quando siamo intrappolati nelle pastoie del ragionamento vizioso, dovremmo ricordarci che noi umani non siamo solo razionalità (logica e linguaggio articolato), ma siamo anche irrazionalità (sentimento, emozione, sensazione, insight…)
E qui entra in gioco il secondo fattore amico, l'urgenza. Trovo che Pirandello abbia dato una delle più belle rappresentazioni dell'urgenza umana:
«Il dramma è in noi; siamo noi; e siamo impazienti di rappresentarlo, così come dentro ci urge la passione!»
(L. Pirandello in Sei Personaggi in Cerca d'Autore)
L'urgenza, allora, sgorga da dentro, il ragionamento non c'entra, conta solo quel senso di impazienza che ci costringe a voler fare le cose.
Urgenza e insight dialogano fra loro e ci regalano la nostra spontaneità, la nostra autenticità.
Ma l'urgenza non è la fretta!
La fretta a me sembra più uno stato imposto dall'esterno. Per esempio, se no perdo il treno, se no il cliente potrebbe offendersi, se no il sugo finisce che brucia sul fuoco.
L'urgenza, invece, è l'innesco dell'espressività, un movimento dall'interno verso l'esterno, cioè dal mio privato al pubblico: perciò diciamo "public speaking".
E allora prendo il treno perché ho voglia di vederti; chiamo il cliente perché mi è venuta un'idea che potrebbe essere risolutiva e voglio condividerla subito con lui; ho una gran voglia di gustarmi gli spaghetti che sto cucinando. Forse hai notato il fattore che ora ricorre in ogni esempio: la mia volontà.
Così, quando non ho la più pallida idea di che cosa scrivere o di che cosa dire, mi chiedo quale urgenza sento in me, e cioè che cosa sento di voler dire e condividere prima possibile perché se non lo faccio sento di perdere qualcosa.
Applico questo artificio ed ecco che si avvia la mia urgenza: "devo scrivere, devo parlare!" Su che cosa? Ma naturalmente sul tema che ho scelto, che mi riguarda, sul prodotto nuovo, sulla nuova idea…
In questa newsletter il tema è: "superare il blocco del ragionamento". L'urgenza mi porta a voler dire, a voler scrivere, e metto in moto il mio diesel così parlo oppure scrivo. Le parole escono d'impeto tanto che mano e braccio mi dolgono per lo scrivere.
Ed ecco che le illuminazioni, gli insight, arrivano perché non penso troppo, ma lascio che i miei pensieri fluiscano: sono loro che escono, e così io creo.
La psicanalista M. L. von Franz ritiene che, anche con sorpresa, Le Metamorfosi di Apuleio lasciano trasparire molto dell'autore, del suo inconscio e questo perché si potrebbe immaginare che Apuleio «componesse il romanzo frettolosamente, consentendo così al suo inconscio di affiorare in modo significativo». Ciò significa senza i vincoli del pensiero che si avvita sulla sua propria forma logica.
[Naturalmente qui "frettolosamente" non sta ad indicare con una qualche imposizione causale esterna, ma si intende un modo di agire, ovvero senza pensarci troppo, senza troppo studio formale.]
Che cosa succede in conclusione
Una volta avviato il processo, una volta che i pensieri sgorgano con libertà, posso tornare a pensare, ragionare e mettere in relazione logica i concetti che mi sono arrivati. Ma perché solo ora? Solo ora perché lo sblocco creativo è finalmente arrivato sospendendo la logica (ossessiva) ed è così che mi è finalmente arrivata a fiotto una collezione di idee.
Detto in altri termini: mi sono permesso di lasciare che idee e concetti sgorgassero da me senza il rigore formale del ragionamento logico. Ora mi spetta il compito di mettere in ordine quanto ho trovato perché chi legge possa orientarsi.
Allora non resta che provare: invece di pensare, perché non cominci semplicemente a parlare del tema di cui vorresti parlare? Cominciamo, parliamo, parliamo e parliamo, via!
Video che ho pubblicato
YouTube
Parlare in modo spontaneo. Che senso ha? LINK
Come fare discorsi interessanti. Rispondere e parlare improvvisando, LINK
Reel su Instagram
Se ci fanno una domanda, dove si trova il succo della richiesta? LINK
Invece di imparare a memoria, sarebbe meglio imparare… LINK
Audio che ho pubblicato
Podcast
I colori della voce. Dal metodo Ciro Imparato al coinvolgimento delle persone, LINK
PARLARE CON CALMA. 8 idee per dire le cose bene, LINK
Come parlare in pubblico in modo efficace. DOMANDE & RISPOSTE, LINK
Telegram
Essere espressivi quando si parla per me non è assecondare, LINK
Manuale e consulenza
🔸 Manuale
🔸 Consulenza one to one
Bibliografia del post
Pirandello, L., (1924) Sei Personaggi in Cerca d'Autore
Von Franz, M. L., (1985), L’asino d’oro, Bollati Boringhieri Editore, Torino